E’ inutile aggiungere altri commenti. Che i ragazzi di google abbiano le idee chiare su dove andare mi sembra ovvio.
Category: wiki
Ho messo su un fantastico DekiWiki su VMware per costruire un’intranet collaborativa della Terza Ripartizione Patrimonio de La Sapienza, dove lavoro adesso.
Da mettere in piedi il pezzo di software è quasi banale. Basta scaricare un WMPlayer e la macchina virtuale.
L’obbiettivo è quello di portare con il tempo alla sostituzione delle applicazioni office e della posta elettronica nella comunicazione interna, fornendo allo stesso tempo ai ruoli dirigenziali la visibilità su tutti i processi e l’accesso alle informazioni dei diversi settori in cui è divisa la ripartizione.
Deki Wiki è usabile, integrabile con un sacco di servizi web (google apps, digg, flickr, etc…) e dotato di un linguaggio di scripting che non ho avuto ancora modo di provare ma promette di fare cose egregie.
Fra qualche settimana magari posto qualche risultato.
Tags: wiki, intranet collaborativa
Ho fatto un Giro su google sites e le primissime impressioni le trovate su Wekey.it
Seguo il blog di Stefano Quintarelli da un pò. Ne condivido a pieno tutti i temi e tutte le battaglie e mi aggrego volentiei al nuovo progetto. WikiDemocracy.
La politica è il mio primo amore. L’ho studiata (Scienze politiche) e l’ho fatta anni fa. Secoli fa ormai. Il tutto è naufragato per ragioni che mi sembrano evidenti guardando l’attuale panorama politico.
Ma dalla politica non ti disintossichi mai del tutto e a ondate sento l’impulso di ributtarmi nella mischia e dire di nuovo la mia. Purtroppo non riesco a fare più il passo, come in un incubo, sono letetralemnte paralizzato. L’idea di farmi coinvolgere di nuovo in un gorgo di attivismo mi terrorizza più che un esercito di nazi skin pronti a pestarmi.
Punti fermi comunque nell’incubo ci sono:
- non mi iscriverò mai più a nessun partito.
- non voterò mai più alcun partito che non metta nero su bianco i seguenti punti chiave, aprendo un un dibattito pubblico con i propri elettori di riferimento :
1) Sostenga candidati presentabili secondo parametri semplicemente umani, di buon senso, mi verrabbe da dire "civili" per usare una parola straniera soprattutto che abbiano una professione alla quale tornare finito il mandato. Ad Esempio un Roberto Saviano ministero degli Interni
2) Abolisca dal programma questioni ideologiche lasciando spazio a quelle eminentemente pragmatiche. Qualsiasi istanza ideologica o morale arriva alla politica dalla società e non viceversa. Per metterla in agenda nel proprio partito bisogna avere un consenso ed una statura politica che siamo ben lungi dal recuperare, almeno nei prossimi 10 anni. Tutto il resto è marketing politico, comunicazione e compagnia bella; non politica.
3) Non faccia ricorso a maghi e medium per risolvere questioni di Stato. Vedi Prodi, Gradoli e Aldo Moro o Berlusconi che studia come allungarci la vita fino a 150 anni, come dichiarato da Bruno Vespa pochi giorni fa. Se mai qualcuno dichiarasse qualcosa di lontanamente paragonabile voglio la libertà per Wanna Marchi sulla parola, dichiarandola prigioniera politica.
4) Faccia della trasparenza, dell’apertura e dell’accesso alle informazioni (atti pubblici o pezzi di software che siano) un punto chiave della propria proposta politica
5) Riversi milioni di euro, miliardi di euro nella ricerca.
6) Semplifichi drasticamente il sistema fiscale abolendo l’istituto del "sostiuto di imposta" e riduca ad una ragionavole aliquota almeno l’acconto irpef che sennò l’utile del primo anno di attività se ne va intasse e il professionista muore o si trascina debiti fiscali per anni.
7) Risolva la qustione del conflitto di interessi a tutti i livelli e non solo quelli macroscopici che saturano l’etere televisivo.
8) Faccia della trasparenza dei mercati finanziari un punto irrinunciabile della propria azione di governo, togliendo alle banche il monopolio dell’intermediaizone.
9) Riduca drasticamente i tempi dell’amministrazione della giustizia ma qui mi fermo perchè sono ignorante in materia.
10) Riformi la scuola dedicando almeno il 50% della didattica alle materie artistiche. Salveremo migliaia di ragazzi da Amici di Maria de Filippi, dal grande fratello e dalle passerelle della Moda, portandoli magari negli auditorium, nei teatri nei cinema, nelle librerie nelle pinacoteche.
Senza induguare in ulteriori dettagli magari altri particolari vedrò di metterli giù, seriamente su wiki democracy.
Riprendo da punto informatico la notizia della chiusura di WikiLeaks, sito straordinario per raccolata di fonti anonime e risorsa utilissima per tutti coloro che credono nel giornalismo libero. Un giudice americano ha ordinato al provider di rimuvere i DNS, per fortuna resta l’indirizzo ip
Wikileaks è raggiungibile qui, per ora.
foto di teemow su flickr
Dopo qualche mese passato a studiare le piattaforme wiki e la loro applicazione per costruire un’intranet collaborativa ecco I miei 2 cent sugli scenari che si aprono nel prossimo futuro dell’enterprise 2.0. Scenari che giustificano, a mio parere, un certo ottimismo in quello che ancora sembra essere un mercato ipotetico: quello delle applicazioni per la collaborazione on line veramente efficienti.
Cosa cambia in azienda con il wiki?. I wiki avranno un impatto sotto almeno tre punti di vista:
• la riduzione dell’uso delle applicazioni office;
• la riduzione dell’uso della posta elettronica;
• la riduzione dell’utilizzo dei database relazionali e dei dati strutturati;
• la diffusione dei formati aperti per la gestione dei dati.
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