Con i numeri si sa ci si può fare un po quello che vuole. Le metriche sono manipolabili ed interpretabili con una certa elasticità. La stessa cosa è avvenuta per il dato sull’astensionismo che sembra essere cresciuto in maniera poco rilevante dall’ultima tornata elettorale del 2006. Eppure andadno in giro e chiedendo ad amici, parenti e conoscenti “hai votato” ricevo una sfilza di NO in risposta. Qualcosa non mi quadra. Siamo alle solite?, non si trova un elettore della PDL come non si trovava un Democristiano ai tempi d’oro?
No forse la risposta è in una paio di calcoli che ho trovato su questo blog.

nel 2006 avevano votato per la camera l’83,50 % degli aventi diritto il che significa che il 16,50 % se ne era stato a casa. Nel 2008 per la camera ha votato l’ 80,50 il che significa che 19,5 % è rimasto a riposare. Ora a casa mia se voglio calcolare la percentuale di aumento dell’astensionismo rispetto al 2006 devo fare una banale operazione: (19,5 – 16,5)/16,5 e moltiplicare il tutto per un bel 100. Il risultato è eclatante il 18,1 % di crescita degli astenuti astenuti che a casa mia spiega un bel po di cose. O no?