200803162349

Quello del turismo è stato tra i primi mercati a sperimentare gli effetti della disintermediazione indotta dai mercati elettronici.

Una disintermediazione dominata dagli attori che possiedono le informazioni rilevanti per l’offerta tutirstica: i global distribution systems, proprietà dei grandi gruppi del trasporto aereo.

Gli intermediari tradizionali come i tour operator e gli agenti di viaggi hanno visto contrarsi sempre di più il loro spazio di manovra e sono ancora oggi spiazzati da dinamiche di mercato che non riescono a comprendere a fondo perchè fortetemente influenzate da elementi tecnologici.

Il nemico finisce per essere internet, punto. Le associazioni di categoria non fanno un granchè per le stesse ragioni

Per questo il travelcamp nel suo piccolo è stato un successo. Si è parlato di rete e di oppornunità da cogliere con un uso intelligente degli strumenti che il web 2.0 offre andando al di là dell’evanescenza della parola.

Complimenti ai ragazzi di ADV italia per l’organizzazione e per aver scelto la formula del barcamp per portare avanti ed allargare la discussione sul futuro degli operatori del turismo.

La cosa più bella come sempre erano le persone, curiose, aperte anche se stanche e preoccupate, A digiuno di tecnologia c’era un bel gruppetto di quelle persone insomma che dovrebbero affollare sempre di più i barcamp e sempre meno le conferenze tradizionali organizzare da sponsor o lobbies. E’ la formula migliore per far incontrare chi di rete si occupa e chi la rete deve comprendere e migliorare con la propria esperienza, per sopravvivere in un mercato sempre più competitivo e virtuale.

Quello che è chiaro è che per sopravvivere gli intermediari del turismo devono rivolgere lo sguardo ai viaggiatori e voltare le spalle ai provider di informazioni che intanto continueranno a cercarli fino a quando non riusciranno a risolvere i problemi della semantica del web.

Il problema maggiore dei Global Distribution Systems e di tutti gli internet booking engines è quello di avere informazioni aggiornate in tempo reale sui servizi di ricettività e trasferimento ed in particolare sulla disponibilità dei posti e sulla qualità del soggiorno.

Queste informazioni non è possibile ottenerle perchè non esiste tecnologia che è in grado di raccolgierle. tutto qui. Anche se fosse comunque il problema dell’intermediazione del turismo non sarebbe risolto.

L’offerta e la domanda turistica sono talemente articolate che non basta avere su un monitor un elenco di dati, è necessario che ci sia qualcuno che sia in grado di assemblerli ed interpretarli con la propria eseprienza.

Qui agenti di viaggio e tour operator hanno un ruolo nel futuro. Devono imparare a navigare in rete per raccogliere informazioni, verificarle e porgerle ai propri clienti in pacchetto. Blog, social network, il web 2.0 giocano un ruolo cruciale in questo scenario. Il margine operativo per gli intermediari del turismo sopravvive nella domanda di quegli utenti che non hanno il tempo di spendere ore alla ricerca di offerte navigando in rete ma che sanno esprimere le loro richieste in termini di qualità e prezzo.
Questa logica ha determinato il successo di piattaforme come Virtual Tourist che raccolgono uno straordinario patrimonio di informazioni sulle destinazioni e che si possono benissimo utilizzare per creare servizi e pacchetti personalizzati. Ma questa è un’altra storia.

Queste riflessioni che vado raccolgiendo da un qualche hanno sono le stesse che animano sleepin in, il progetto che ho presentato e le cui caratteristiche mi sembra logico descriverle sul blog del progetto.

Su slideshare le slide che ho presentato:

Mi è dispiaciuto non poter seguire tutto il Travelcamp a causa di problemi che mi hanno impedito di seguire gli interventi del pomeriggio, in particolare quello di TravelEdu
ed in parte quello di http://www.wiaggi.it/ che stanno facendo un gran bel lavoro.

Note dolenti:

Assolutamente da additare al pubblico ludibrio la Fiera di Roma conferma ancora una volta l’impressione che le “istituzioni” continuino a vivere in un mondo che non c’è più. Il wifi alla fiera costa 24 euro al giorno! No comment,