Immagine di L'eleganza del riccioCapita a volte di accanirsi in difesa di cose che ti hanno fortemente emozionato. Il libro in questione lo ha fatto come pochi negli ultimi tempi. C’ho pensato su un bel pò e dopo aver visto i sentimenti contrastanti che ha suscitato in molti lettori non ho resisitito e ho messo giù due appunti volanti. Così senza troppi filtri e salamelecchi.


 

alcune osservazioni sui commenti di alcuni lettori raccolti in rete:

 

La portinaia è un personaggio inverosimile”

 

benissimo dal momento che questa affermazione salta sulla bocca di più di un lettore rende verosimiglianza a Renè Michel in una maniera che va oltre il letterario. La portinaia costruisce la sua vita sull’incredibilità del personaggio. Tutto il condominio non può immaginare nemmeno che abbia una cultura sconfinata e universalistica che possiede. Negare credibilità al personaggio è avverarlo nella maniera più piena.

 

la bambina dodicenne è inverosimile, linguaggio troppo forbito”

 

proviamo a vedere la cosa da un altro punto di vista.

Che l’adolescenza sia un periodo difficile, e talvolta con epilogo drammatico di morte, è un dato assodato.

Che alla radice del disagio ci sia l’incapacità di comunicare e decodificare un mondo sempre più anaffettivo è altro dato abbastanza chiaro. Come raccontare dal punto di vista di una dodicenne tutto questo? Una possible risposta è quella di mettere in evidenza la responsabilità degli adulti e la loro pigrizia nel calarsi nei problemi dei propri figli mettendo in bocca alla dodicenne quelle parole “adulte” che gli adulti hanno perso e si rifiutano di utilizzare.

Tra adulti e bambini non c’è differenza di problemi, o almeno la distanza tra I due universi non è così grande come siamo abituati a pensare. C’è invece differenza nella capacità di “verbalizzare” questi problemi di concettualizzarli. Se questa incapacità adolescenziale è frutto della maturazione lenta che le parole richiedono per dare forma a pensieri, questi nascono comunque  dal “sentimento”, dal sentire, dai sensi, dal senso per entrambi: la stessa incapacità negli adulti è però una scelta di vita. In questo senso Renè Michel non differisce molto dai condomini ai quali offre l’immagine che loro volgiono vedere. Ciascuno si “difende” ed esorcizza le proprie paure adolescenziali come vuole o come meglio può. Una dodicenne che fa questa operazione appare inverosimile proprio perché riflette sotto le spoglie di un personaggio, questa enorme responsabilità che tutti sentiamo e che spesso è alla radice del male di vivere ma quei dubbi, quei sentimenti esistono, lo sappiamo, perché tutti abbiamo vissuto un’adolescenza ed in taluni   si protrae fino alla fine dei giorni. Le parole di Paloma sono gli aculei del riccio sui quali non vogliamo pungerci fino al punto di negare la possibile maturità di un adolescente foss’anche un semplice personaggio letterario. Paloma è un sogno che riflette lo stato adolescenziale di gran parte del mondo “adulto” che andiamo costruendo ma se si intuisce che le sue parole “adulte” sono il vero personaggio del romanzo, la docienne  è solo una nostra immagine realistica e credibilissima.  E’ un libro sull’adeguatezza, una riflesisone sullo sfasamento dei tempi e degli spazi che viviamo oggi. Gli adolescenti precocizzano il loro comportamento e gli adulti lo ritardano per quato finoscono per non incontrarsi più. Non siamo più adeguati al nostro tempo.  Il tutto è dichiarato con estrema chiarezza in apertura del primo pensiero profondo della “piccola” Paloma.

 

Nel nostro universo la vita umana è vissuta così: occorre ricostruire continuamente la propria identità di adulti, un fragilissimo assemblaggio sbilenco ed effimero che maschera la disperazione e racconta a sè stesso, davanti allo specchio, la menzogna alla quale abbiamo bisogno di credere.“

 

quante cose ci sono poco credibili se alziamo lo sguardo oltre il nostro condominio?

 

Usa: sconti folli per il «Black friday», commesso travolto da Wal-Mart

Duemila persone alle 5 del mattino hanno superato i cancelli e ostacolato i soccorsi. Alcune erano in fila da 24 ore

presuntuoso, spocchioso sfoggio di erudizione dell’autrice”

 

ma che centra un autore con il suo libro? nulla. il libro è dei lettori. Poi l’intellettuale si chiude in una torre d’avorio o sta nella parte privata della portineria? E’ la cultura e la filosofia che non sa comunicare con il mondo o il mondo che non vuole “dialogare” oltre un certo livello formale ed evasivo? Quello che lamentano le protagoniste (supposte snob) non è tanto l’incapacità delle persone di non misurarsi con temi elevati o di non frequentare la filosofia quanto il rifiuto a priori di indagare, allargando gli spazi fisici dove muoversi (case e normi macchine enormi) a detrimento di quelli interiori spiegandosi il mondo e relazionandosi alle persone in base ai cliché alle convenzioni. Certo i toni della piccola Paloma sono trancianti ma credo che si possa spiegare con il tentativo di dare credibilità al personaggio la stessa che in molti lettori non hanno ritrovato per un giudizio a priori. In qualche maniera un romanzo “protestante”. Quello che mi è dato avere certifica il mio essere altrimenti non l’avrei ottenuto. Non è sempre così.

Altra cosa interessante del libro che mi sembra si a passata sotto silenzio è l’idea che le vite o meglio I particolari di certe esistenze sono narrazioni. Il gatto Lev e tutto l’immaginario di Anna Karenina si riversa nelle vite di Due persone apparentemente molto distanti nella gerarchia sociale Michel Reneé e Monsieu Ozu eppure I piccoli animaletti sono metonimie viventi.

 

 

Bisogna imparare a “leggere” non solo I libri ma le esistenze, fare delle scommesse interpretative sulle scelte di vita altrui senza cadere nei pregiudizi e nelle omologazioni sociali. E in questo non credo ci siao “snobismo”

 

non ho capito il grande successo di questo libro.diffido dai best seller”

 

perchè si giudica un opera in base alle aspettative generate dal suo successo commerciale?

 

e’ francese cosa ti aspettavi?”

 

meraviglioso notare la messe di preconcetti con cui si giudica questo libro. Il vero successo è questo. I personaggi diventano verosimili proprio in virtù delle reazioni che hanno suscitato in una massa incredibile di lettori.